VIVERE LA RETE: I-GENERATION
Smartphone, pc, tablet e smartwatch sono tutti dispositivi entrati a far parte della nostra vita quotidiana e con i quali i giovani trascorrono mediamente la maggior parte delle loro giornate. La Generazione Z, ossia i ragazzi nati dalla metà degli anni Novanta fino al 2010, vivono nello e sullo schermo dove stabiliscono relazioni, esprimono sentimenti e pensieri, trovando così il loro spazio nel mondo. Sono cresciuti in questo modo, nella società del “multi schermo”, muovendosi con dimestichezza e disinvoltura dal mondo online al mondo offline. MEDIAPPRO nel 2004 – 2005 ha analizzato l’uso dei media digitali fra i ragazzi dai 12 ai 18 anni, rivelando che per le generazioni più giovani “i social media sono qualcosa di molto importante per sviluppare e mantenere amicizie”. Grazie a questi canali digitali i ragazzi creano mezzi alternativi di comunicazione in cui possono esprimersi liberamente. I dati del 2009 Eruispes – Telefono Azzurro “Piccoli navigatori crescono” confermano che la massiccia presenza delle tecnologie nella vita degli adolescenti italiani è presente fin dalla prima infanzia: infatti il 50% dei bambini inizia a navigare in rete già intorno ai 6 e agli 8 anni. Oltre l’87% dei bambini gioca con il PC e il 59% sa cercare informazioni su internet e/o inviare un’e-mail. Infine più della metà, circa il 71% degli adolescenti, è già iscritto ad un canale social e ha infatti un profilo su Facebook. I post-millennial sono di fatto nati in un’epoca già fortemente digitalizzata; passano quindi le loro giornate al cellulare con una media di cinque ore al giorno, per parlare con gli amici, postare le loro foto sui social media e giocare in rete con altri utenti che non conoscono. Non è quindi un segreto che la rivoluzione digitale sia entrata a far parte delle vite dei giovani, ma fin dove è arrivata?
COSA È CAMBIATO?
Siamo sicuri che la rivoluzione digitale abbia portato a radicali cambiamenti solo in queste generazioni? Non dobbiamo infatti pensare che le generazioni precedenti siano da meno. Un’indagine condotta dall’Associazione 50&Più e dalla Fondazione Leonardo ha voluto studiare il rapporto che lega i senior e i nuovi dispositivi digitali nel quotidiano. Dall’indagine condotta “La percezione della tecnologia da parte dei senior: un’indagine sugli over 50” è emerso a gran sorpresa che tra gli ultracinquantenni quasi l’85% possiede uno smartphone, oltre il 61% ha un pc, il 21% ha un tablet e ben l’8,4% utilizza uno smartwatch. Quest’ultimo viene più apprezzato e quindi anche utilizzato dagli uomini, rispetto alle donne.
LARGO AGLI OVER 50
Soprattutto per quanto riguarda il mondo dei social, gli over 50 sono dei grandi sostenitori di Facebook e WhatsApp. Sette su dieci hanno dichiarato di utilizzare il proprio cellulare per collegarsi ai social confermando una vera e propria fissazione per Facebook, nel quale appaiono attivissimi. Diversi studi hanno infatti evidenziato come Facebook risulti essere il social più amato e quindi anche frequentato dagli utenti di età superiore ai 65 anni. La maggioranza, circa il 95%, risulta comunque essere iscritto anche ad altri canali social. Ma non parliamo solo di social media: un sorprendente 17,8% di essi, per lo più donne tra i 50 e i 60 anni, preferisce invece utilizzare il proprio smartphone per effettuare acquisti sul web e siti e-commerce. L’incremento nell’utilizzo di queste piattaforme è poi aumentato ulteriormente durante la pandemia. Ciò è stato causato dal lockdown e dalla necessità di rimanere in contatto, anche se solo virtualmente, con i propri amici e parenti. Le tecnologie, sempre più evolute e diffuse, hanno favorito tale incremento anche negli over 50. Secondo i dati raccolti da We are Social nel Digital Report Italia 2021 gli i-Generation nella fascia 25-34 anni e gli over 50 hanno comprato almeno un prodotto online al mese con la stessa percentuale (81%). Possiamo quindi confermare che la tecnologia e i media, aiutati anche dalla pandemia, hanno accorciato le distanze tra le varie generazioni.